Come distinguere un ottimo TRENTODOC: intervista a Franco Ziliani

“Le cose più buone arrivano dai vigneti più alti. Almeno tra i 500 e i 600 metri”: parola di Franco Ziliani. Giornalista appassionato di cibo e vino, ha scritto, tra gli altri, per il Gambero Rosso e per la Cucina del Corriere della Sera; ha collaborato con l’Associazione Italiana Sommelier e si occupa ora, oltre che dei suoi blog (Vino al vino e Lemillebolleblog), di una rubrica all’interno del mensile Oggi cucino e di una dedicata ai vini rosati (sua passione), il venerdì, sul portale Il cucchiaio d’argento.

Da esperto qual è riconosce che negli ultimi anni il livello medio del Trentodoc è aumentato; le bollicine che preferisce sono quelle delle altitudini maggiori (e come potrebbe essere diversamente per un vino di montagna) che sprigionano un gusto e un’energia incomparabili.

Viene da pensare che l’altezza di queste colline sia piuttosto una vocazione, una predisposizione naturale che si fa “chiamata” alla spumantistica. Bisogna salire in alto dunque, come fanno le bollicine quando si agitano ordinate nel bicchiere, alla ricerca di quei vigneti che fanno la differenza sulla componente aromatica, dallo Chardonnay al Pinot nero.

Come distinguere un ottimo Trentodoc?

È quello che sa bilanciare bene l’equilibrio tra il frutto, l’acidità e la sapidità. Freschezza, eleganza, salinità sono le caratteristiche che il giornalista associa a questo vino “dalla spina lunga e verticale” che ti conduce in un sorseggiare strutturato ma anche profondo, perfetto se accompagnato a una portata di pesce crudo o a una pasta alle vongole o ancora a un piatto di ostriche (così, giusto per non farci mancare niente, nemmeno il mare). Altre istruzioni per l’uso, “non degustarlo mai da soli”, come se le bollicine andassero stappate in compagnia per definizione, dall’aperitivo alla cena a un’occasione speciale, purché siate almeno in due. E poi si sa, il vino è da sempre condivisione.

Siete pronti?

Forse manca una cosa, la location perfetta. Lui ricorda una degustazione di qualche tempo fa, assaggi a ritroso nel tempo fino a dieci annate diverse, calici alzati e sullo sfondo le vette di Madonna di Campiglio… What else?

Happy people

Come distinguere un ottimo TRENTODOC: intervista a Franco Ziliani

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